Stefano De Martino: parole furbe su rapporto con Belen

di Valentina Cervelli Commenta

Stefano De Martino ha usato parole molto furbe rispondendo, ospite a Domenica In, alle domande di Mara Venier a proposito del rapporto con Belen Rodriguez. A Roma dai più verrebbe definito “paraculo” ed ora vi spieghiamo il perché.

Tra una dedica radiofonica di canzoni d’amore ed effusioni che non lasciano dubbi, Stefano De Martino si rifiuta di confermare o negare direttamente, ottenendo due cose: pubblicità gratuita per entrambi e più tempo per non avere ancora più addosso di ora tutti i giornali specializzati in gossip. Presente da Mara Venier per pubblicizzare la sua conduzione del programma Made in Sud su Rai Due, il ballerino ha infatti raccontato:

Io mi sono dato una spiegazione seria: penso che ognuno di noi abbia nella vita una storia d’amore irrisolta.Tutti hanno vissuto quell’amore che non si è poi realizzato fino in fondo. Le persone rivedono in questa storia, una favola e sperano il lieto fine. Penso che in noi due rivedono quella favola che vorrebbero vivere. Ecco il perché di questa morbosità dei nostri confronti. […] Questa è una non notizia, perché io e Belen abbiamo avuto sempre questo tipo di rapporto e di empatia. Io non mi sono mai fatto problemi ad abbracciare la madre di mio figlio e dimostrargli questa unione famigliare. Per ora è così e noi stiamo bene così. Spiegare determinate cose a volte è come togliergli significato alle cose. Io ho solo un pensiero con la mia famiglia e i miei cari: l’amore non è mai sprecato. L’amore è supportarsi, starsi a fianco e ci sono tante forme d’amore. Io sono stato fortunato, ho realizzato in pochi anni tutto quello che ora mi ritrovo.

Cosa ne dite? Le sue dichiarazioni sembrano tutto ed il contrario di tutto. Ma a chi crede di darla da bere?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>