Berlusconi-Lario si amavano, parola di architetto

di Redazione Commenta

C’eravamo tanto amati… Eh si, che ci crediate o no anche tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario c’è stata una grande passione, sebbene le ultime vicende sembrerebbero dimostrare il contrario.

A raccontare l’amore che fu è Patrizia Pozzi, l’architetto che ha contribuito al restauro di Villa Belvedere, divenuta oggetto del contendere al momento della separazione:

Una coppia innamorata come ne ho viste poche. Era il 1989 quando li ho incontrati. Avevo 28 anni. E mi offrirono la possibilità di restaurare il parco di Villa Belvedere: un’occasione unica.

E’ uno stralcio dell’intervista rilasciata al Corriere.it, nella quale l’architetto racconta i momenti felici della coppia, quando lui era solo un imprenditore lontano forse dal sogno politico, mentre lei cresceva con amore la prole.

Flash di vita “normale”, come la sera che li vedeva ospitare decine di persone, dopo il completamento dei lavori di ristrutturazione del tetto di Villa Macherio:

Hanno organizzato una grigliata nelle vecchie stalle invitando tutti i fornitori. Ognuno portò un piatto o una bottiglia. Si ballò fino a notte fonda al lume delle candele. Sì, erano innamorati. E per questo mi dispiace quel che è successo. Perché credo che fossero una coppia che viveva il rapporto in maniera particolare ma che si è sempre voluta bene. Sotto c’è sempre stato grande sentimento. E non interesse. Certo, erano sempre carinamente in contrapposizione. Ma come si dice: gli opposti si attraggono.

Caratteri diversi, modi diversi di concepire la vita anche nelle piccole cose, come nella decorazione dei giardini, ad esempio:

Veronica ama la spontaneità. Lui il contrario: massima linearità, bordure ben potate. Così se lei mi chiedeva cascate di rose Cocorico e White, il dottore la contraddiceva e domandava più aceri e magnolie. Poi, però, se ne faceva una ragione. E magari alla fine diceva che quell’idea era stata sua.

Momenti di vita felice che ormai non ci sono più, perché ognuno ha preso la sua strada. L’unica “consolazione” è che Villa Belvedere sia rimasta nelle mani di Veronica:

Vi ha dedicato tempo e passione. Oggi le comunicherà pure tristezza. Ma un conto è quando dalla tristezza sei allontanata, altro è se la puoi accompagnare.

Specie se la puoi accompagnare con un assegno da 300mila euro al mese!

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