Le scarpe contro Bush, tra aste e videogiochi

di Redazione Commenta

Chi di voi arriverebbe a spendere dieci milioni di dollari per un paio di scarpe? Si, avete letto bene: 10 milioni, 5 per ogni scarpa! Naturalmente non si tratta di calzature qualunque, ma di quello che ormai è diventato un simbolo per il mondo arabo, facendo del suo (ex) possessore una specie di eroe nazionale.

La storia è nota: il presidente (ormai ex anche lui) degli Stati Uniti è stato preso a scarpate durante il suo viaggio in Iraq ed il video della scenetta ha fatto rapidamente il giro di blog e telegiornali.

Un gesto che è costato caro al giornalista che si è permesso di osare tanto, sebbene in patria (e non solo) si moltiplichino le manifestazioni di solidarietà nei suoi confronti. E c’è anche chi come Hassan Mohammed Makhafa propone un’asta per la vendita delle preziose calzature, partendo da una base di 10 milioni di dollari.

Un’iniziativa che sta riscuotendo larghi consensi nel mondo arabo, anche se per ora le scarpe restano sotto sequestro ed il suo possessore carcerato. Bisognerà attendere l’esito del processo e sperare che il giornalista venga dichiarato innocente per averle indietro.

Intanto sul web non si spegne l’eco del gesto azzardato e si moltiplicano video e fotomontaggi che ricordano la scena. C’è anche chi ha pensato di trasformare il lancio della scarpa in divertenti giochi in versione flash, dove tutti possono imitare Muntadar Al Zaidi, lanciando contro il presidente uscente qualunque tipo di oggetto, dalle torte alla palle da volley, dalla testa di Saddam Hussein alle scarpe, naturamente.

Impossibile proporre qui tutti i link dei siti che offrono la possibilità di prendere a scarpate George Bush. Vi segnalo uno dei più gettonati (www.sockandawe.com): provate anche voi un’emozione unica e vi sentirete eroi per un giorno!

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