Jackson: quella voce non è sua!

di Redazione Commenta

Vi avevamo salutato con un ‘vi terremo aggiornati’ E lo facciamo subito in merito alla vicenda del primo album postumo di Michael Jackson. Data confermata – 14 dicembre – e un brano già lanciato in anteprima. Ma qualcosa non torna. I familiari del Re del Pop sostengono infatti che alcuni brani contenuti nel nuovo cd non siano cantati da Michael ma da un impostore che cerca di imitarne la voce.

E l’inedito, a dirla tutta, sembra proprio non essere interpretato da lui O almeno non conpletamente. Cosa accade, dunque?

Innanzitutto il brano in questione, “Breaking News“, è stata suonata da oltre 150 emittenti di vario formato, nella prima giornata di programmazione, ovvero lunedì 8 novembre. E in America parte dei fan e degli ascoltatori hanno chiamato per sottolineare il fatto che il brano sembrasse incompleto e non di gran livello.

Qualcuno addirittura afferma che alcune parti del nuovo album di Michael sarebbero stati registrati usando un cellulare. Lo ha confermato una fonte racconta al Sun:

Jackson era certo che il nuovo materiale potesse essere intercettato, così decise di cantare gli inediti al cellulare. Dopo la sua morte lo scorso anno, ci furono molti dubbi sulla possibilità di usare questi messaggi vocali. In sala di registrazione c’era preoccupazione su cosa ne sarebbe venuto fuori. Fortunatamente è andata bene, ma non è stato un processo semplice.

E tra addetti ai lavori che continuano a sollevare dubbi sull’autenticità dell’album, la Sony – ovviamente – insiste e continua a parlare di materiale autentico.

Poi lo scoop degli ultimi minuti: secondo l’Huffingtonpost, Michael aveva registrato solo una demo-guida della canzone: a cantare nei cori e a completare le parti mancanti sarebbe un tale James Porte – col nome d’arte di Bobby Ewing – incluso nei credits dell’album. E la Michael Jackson’s Estate, forse con le spalle al muro, ha dichiarato che presto farà un annuncio riguardo “Breaking News”.

Signori, siamo di fronte a un vero giallo!

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