Su su, cos’è questo musetto imbronciato? Ah, nulla di preoccupante. Fa parte del nuovo look di Valerio Scanu che, su DiPiùTv, racconta di non sentirsi più un ragazzino. A 19 anni. Annamo bene.
Sono cresciuto, ho passato l’estate cantando in giro per l’Italia, e questa esperienza mi ha permesso di maturare molto, sia come persona che come cantante. Ho imparato a stare sul palco e a coinvolgere il pubblico. Adesso sono pronto a ripartire. E poi ho cambiato anche pettinatura e abbigliamento.
Confermo. Capelli tirati dietro, giacca a quadri con bavero scuro, foulard, cardigan, camicia bianca a pallini neri, sguardo severo. Un nonno.
Fiorella Novembre 10, 2009 il 8:21 am
Ho letto l’articoletto e sinceramente non capisco tutta questa ironia…Quella foto fa parte di un servizio fotografico per la presentazione del disco, cosa doveva fare, le boccacce e le capriole????
Poi che sembri un nonno mi sembra un attimino offensivo, è proibito per un giovane avere un aspetto serio? Io ne conosco tanti e ne ho un’ottima opinione!
Ancora che a 19 anni non voglia più sentirsi chiamare “ragazzino” mi sembra una cosa normalissima, come io alla mia età non voglio sentirmi dare della “vecchia”…Comunque Valerio voleva solo evidenziare che sta crescendo, non si stava dando delle arie da “uomo vissuto”…
Certo che finchè si continua a scrivere andato per preconcetti, non bisognerà mai aspettarsi niente di diverso!
Buona giornata!
lucilu Novembre 10, 2009 il 1:09 pm
No quest’articolo non mi è piaciuto per niente e questo blog si commenta da solo. Cosa non si scrive per attirare attenzione!!!!!
correttezza Novembre 10, 2009 il 1:24 pm
Complimenti all’autore… veramente un pessimo articolo… per niente divertente…. ma colui che l’ha scritto non può essere un giornalista per scrivere tali scemenze…. terribile…mamma mia.!
Valeria Douglas Novembre 10, 2009 il 5:53 pm
Care ragazze,
credo che il gossip e l’ironia spesso debbano andare a braccetto. E non credo che personaggi famosi e ammiratori/ammiratrici debbano offendersi o infuriarsi, fa parte del ‘gioco dello spettacolo’, no? Se ne parla bene e se ne parla male… ma se ne parla 😉
carmerita66IZV Novembre 10, 2009 il 9:49 pm
Fiorella dice:
carmerita66IZV Novembre 10, 2009 il 9:50 pm
carmerita66IZV dice: ti straquoto
igna Novembre 11, 2009 il 9:26 am
Bhà….sono sicura che Valerio non abbia speso neanche una parola per questo stupido “articoletto”non vi pensa proprio!!!
valeriascanina Novembre 21, 2009 il 9:51 am
..No vale ti prego, tu hai 19 anni nn giokare a fare il grande.noi ti amiamo kosi..io mi sn innamorata di te dal primp momento ke ti ho visto, sei la mia vita. E non voglio che tu kambi.ma alla fine ogni tua scelta x noi e vita.ti amo vale continua cosÌ sei il numero 1 e nn sentire le critike!
angela Giugno 1, 2010 il 7:59 pm
SEI ALLE PRIME ARMI?
Di questo articoletto insulso ne sentivamo proprio la mancanza.
Se vuoi che ti leggano SCRIVI qualcosa di meglio e sopratutto INTELLIGENTE.
VALERIO SCANU è padrone di vestirsi come vuole esattamente come lo faccio io e come lo fai tu.
Alla gente interessa come canta, RICORDATEVELO.
E PER CHI LO AMA CANTA MERAVIGLIOSAMENTE.
Alla faccia vostra!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Laura Ottobre 26, 2010 il 11:09 am
Una cosa voglio consigliare a tutti noi sostenitori di Valerio Scanu: non commentiamo più nessun articolo o, almeno, quegli articoli che sparano solo frecciatine e cattiverie gratuite (e questo articolo non è certo dei peggiori che ho letto sul web). Chi lo fa, dimostra solo di essere una persona poco elegante e, soprattutto, di non avere rispetto neppure per se stesso/a.
Ogni persona ha naturalmente le proprie opinioni, gusti e preferenze in qualsiasi settore della vita, ma può esternare i propri giudizi in maniera intelligente, con l’intento di confrontare in modo serio e sano il proprio pensiero con quello degli altri, oppure può esternarli in modo sterile, semplicemente come uno sfogo personale che serve solo a chi lo esprime, per soddisfare un suo evidente bisogno di dire certe cose in un determinato momento della sua esistenza, e che, di contro, non è di alcuna utilità al resto del mondo.
Viviamo sereni e con buon senso, cercando di portare rispetto anche alle persone che, agendo in maniera poco saggia e matura, non fanno altro che dichiarare apertamente, suppur in modo inconscio, il loro immenso bisogno di amore e di attenzione. Non si deve dare peso alle cose dette da chi espone i propri giudizi con animo non sereno. Al contrario, bisogna essere sereni e pacati ed intervenire solo quando un’opinione, anche negativa naturalmente (su qualsiasi argomento, ma in questo momento stiamo parlando di Valerio Scanu), sia esposta con uno spirito intelligente, costruttivo, maturo, tendente al reale confronto con gli altri. Tutto il resto è perdita di tempo. E, inoltre, si danneggiano soprattutto quelle persone che, abituate dalla vita, per chissà quali motivi, a richiedere inconsciamente attenzione e amore agli altri in modi per nulla maturi, non impareranno mai modalità più serene per avere quell’attenzione di cui hanno tanta necessità. Ecco perché penso che occorra non dare peso certe volte alle opinioni altrui. Il che non significa essere indifferenti alle idee e ai giudizi degli altri, bensì semplicemente indifferenti alla modalità con cui tali giudizi vengono talvolta espressi.
Vivete sereni tutti, sia che amiate un cantante sia che non lo possiate sopportare. E soprattutto chiedetevi tutti perché c’è questo grande bisogno di attaccare gli altri, di sentirli come nemici di una fazione avversaria. Chiedetevi cos’è che spinge le persone anche a insultarsi in rete con chiunque non la pensi uguale su un dato argomento. Stiamo veramente imbruttendoci così tanto? Se continueremo così, non dovremo più stupirci di nulla. Delle guerre, delle liti in famiglia che finiscono in tragedia, dei pugni dati per strada e che possono ammazzare, dell’indifferenza della gente che ha paura di aiutarsi l’un l’altra.
Perdonatemi questo commento un po’ lungo, ma mi fa male vedere le persone accanirsi reciprocamente (e in rete succede in ogni istante su qualsiasi sito) in questo gioco perenne di sentirsi minacciate, di doversi difendere, di difendere il proprio beniamino, il proprio cantante, la propria religione, il proprio partito, sempre nell’ottica della separazione, della colpa, del peccato, della rabbia, della sofferenza, e mai in una prospettiva di serenità, di equilibrio interiore, di gioia, di pace, di lealtà e dignità verso se stessi e gli altri.
Laura