Violata la privacy di Britney Spears!

di Redazione 1

Ancora Britney Spears protagonista suo malgrado. E stavolta non ha fatto niente di male, ma il suo nome sembra dover apparire necessariamente almeno una volta al giorno sui giornali scandalistici.

La vicenda risale al mese di gennaio, ma ne abbiamo avuto notizia solo adesso, viste le indagini in corso che dovevano appurare i responsabili del misfatto. Ma che è successo di tanto grave? Beh, cominciamo col dire che in America la legge sulla privacy è molto dura e prevede sanzioni fino a 250 mila dollari.

Ebbene durante i recenti ricoveri di Britney in ospedale (ad inizio gennaio ed alla fine dello stesso mese), sembra che alcuni medici ed infermieri non siano riusciti a resistere alla curiosità di sbirciare nella cartella clinica della cantante, pur avendo firmato un accordo che garantiva discrezione e riservatezza.


Non ci è dato sapere se i dipendenti dell’Ucla Medical Center abbiano avuto modo di diffondere o rivendere le informazioni, ma nel caso fosse così, la loro curiosità diventerebbe un reato federale.

Per ora si parla di 13 tra medici ed infermieri licenziati in tronco e di 12 sospesi, in attesa di ulteriori indagini, anche se fonti interne all’Università di Los Angeles non confermano il numero di persone coinvolte, limitandosi ad ammettere

l’ospedale è regolato da una severa politica che protegge la privacy del paziente. Quando si verificano violazioni a questi accordi, l’Ucla avvia subito una indagine e prende le necessarie misure disciplinari.

Povera Britney, costretta a difendersi anche da chi aveva il preciso dovere di proteggerla ed aiutarla! Fortunatamente per lei, però, è in buona compagnia. Ricordate la vicenda di George Clooney ricoverato in seguito ad un incidente con la sua Harley Davidson?

Anche in quel caso ci fu la sospensione di 27 dipendenti del Palisades Medical Center in New Jersey, che avevano curiosato nella sua cartella clinica e poi rivenduto le informazioni ai media.

Ora però la faccenda è ben più grave poiché si tratta di un ricovero coatto, il famoso codice 5150, che costringe il paziente ad una permanenza in ospedale di 72 ore, contro la sua volontà.

Come la prenderà Britney? Beh, ormai è abituata ai pettegolezzi ed uno in più non ne offuscherà di certo l’immagine (peggio di così!). Ma tanto per fare due conti, provate a moltiplicare la sanzione di 250 mila dollari per 25 dipendenti! Soldi freschi in tasca alla Spears e senza nemmeno sudare!

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