Arnold, la morte si tinge di giallo

di Redazione Commenta

Scoppia, è il caso di dirlo, l’ennesimo mistero e questa volta riguarda la morte dell’attore Gary Coleman, meglio noto come Arnold. A essere indagata sotto tanti punti di vista è adesso la moglie Shannon Price, signora Coleman nel 2007, divorziata nel 2008, e forse risposata. Peccato che nessuno, a quanto pare, sapesse della nuova reunion tra i due.

La Price, secondo le notizie diramate ieri dalla stampa internazionale, era presente in casa nel momento in cui Gary ha sbattuto la testa perdendo sensi. A conferma di ciò, la telefonata fatta dalla donna al numero di emergenza 911.

C’è sangue dappertutto, mi viene da vomitare e non so proprio cosa fare. Gary perde sangue dalla testa e fa bolle dalla bocca.

La Shannon, a questo punto, è quindi stata consigliata dall’operatore del pronto intervento di bloccare con le mani la ferita sul capo del marito ma lei, paralizzata dalla paura, è riuscita solo a dire “non voglio che muoia”.

Andando avanti, si scopre che le macchine che tenevano ancora in vita Coleman ormai in coma sono state staccate due giorni dopo proprio dalla Price anche se, secondo l’avvocato di Gary, Randy Kester, lei non ne aveva alcun potere. La Price a sua difesa ha dichiarato:

I dottori mi hanno detto che sarebbe morto anche se l’avessero operato, e anche se fossero riusciti a salvarlo non sarebbe stato più lui. Non voglio che la gente sia così dura da pensare che ho preso questa decisione troppo in fretta. Se ne sarebbe andato comunque. Il suo cuore ormai era allo stremo. Non voglio che la gente pensi che sono una put… a a cui non importava nulla di Gary.

… per poi sottolineare di essersi risposata in segreto con Coleman l’anno dopo il divorzio, ma l’avvocato Kester è dubbioso.

Mi sembra strano dal momento che Gary mi diceva tutto.

Alla prossima puntata, forse.

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