Caso Loris, Barbara D’Urso parla dopo il fuori onda di Striscia la notizia

di Redazione Commenta

Inspiegabilmente con una foto sexy in allegato, Barbara D’Urso ha finalmente risposto a tutte le accuse che le sono state rivolte dopo che Striscia la notizia ha trasmesso un fuori onda di Pomeriggio Cinque.

Barbara D'Urso

Barbara D’Urso si stava occupando del caso del piccolo Loris, quando la sua inviata è riuscita a intercettare l’uomo che è diventato famoso come “il cacciatore”, lo stesso che ha ritrovato il corpo del bambino. Nelle immagini si sente chiaramente l’inviata Alessandra Borgia dare disposizioni per far sì che il Cacciatore fingesse di passare per caso dalla piazza per poi fermarlo.

Le accuse sono arrivate subito contro la D’Urso e la trasmissione, a poche settimane di distanza dai problemi avuti con l’Ordine dei Giornalisti. Ma la conduttrice partenopea si è difesa così:

Visto che in tanti me lo chiedete, per onestà e rispetto verso il pubblico, non posso non commentare questo ormai stranoto fuorionda che riguarda Pomeriggio5: tutti sanno (anche se poi qualcuno finge di ignorarlo) che chi conduce un programma in diretta (!!) non può controllare che cosa avviene nei momenti antecedenti ad un collegamento, è impossibile! Sarebbe quindi sin troppo facile, per me, dire che nulla c’entro e che ero all’oscuro di tutto. Però, siccome tengo infinitamente a questo programma, alle persone che ci lavorano e a tutto il nostro numerosissimo pubblico che ci segue con tanta affezione, ho voluto invece capire come si erano svolti i fatti e la giornalista Borgia ha spiegato che quanto accaduto è stato figlio di una richiesta di cautela da parte del soggetto intervistato che in alcun modo, e ripeto in alcun modo, ha alterato la genuinità delle dichiarazioni e la correttezza della cronaca svolta. Striscia la notizia ha fatto il proprio lavoro, la giornalista Borgia il suo e io il mio. Altri, invece, strumentalizzano il nostro lavoro attaccando me sempre e comunque, forse anche per colpire Mediaset e i suoi programmi di informazione, che tanto successo stanno raccogliendo. Non riesco a darmi infatti altra spiegazione per un accanimento di questo tipo anche da parte di chi dovrebbe almeno informarsi sull’accaduto, come ho fatto io, prima di attaccare pubblicamente membri della categoria che dovrebbe invece rappresentare e proteggere.

Photo Credits | Facebook

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