Rossella Brescia voleva le tettine

di Redazione Commenta

Rossella Brescia

Queste son tragedie, traumi adolescenziali che ti porti avanti una vita, a meno che non accada un ‘miracolo’. Come quello che ha vissuto Rossella Brescia. Su Visto, il suo racconto.

Cosa avrei dato da ragazza per essere come le mie compagne, con quei corpicini esili e quelle tettine appena abbozzate. Poi ero pure un mostro, una cozza terribile: cicciotta, popputa, con dei baffi orrendi e le sopracciglia come due tappetini di moquette.

Fino a quando:

Verso la quinta ginnasio mi sono come trasformata. Sono dimagrita, mi sono alzata e soprattutto ho imparato a farmi la ceretta. Ma tutte le volte che ballo, mi tocca infilarmi lo schiaccione, una specie di corazza che ha lo scopo di appiattirmele (le tette) o quanto meno di tenerle a bada.

Una sorta di tetta-sitter, insomma.

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