Alessandro Borghese, tra minacce di rapimento e proposte di matrimonio “per sbaglio”

di Valentina Cervelli Commenta

Alessandro Borghese è uno dei cuochi italiani più amati dagli spettatori: figlio di Barbara Bouchet, tra le altre cose, ha raccontato ieri a Verissimo della sua infanzia costellata di minacce di rapimento e di come sia avvenuta la sua particolare proposta di matrimonio alla moglie.

La prima cosa che è stato possibile notare, mentre Alessandro Borghese parlava della sua famiglia, è l’amore che ancora oggi è prorompente peri il padre scomparso:

Mio padre è stato un esempio per umiltà, impegno e modo di affrontare la vita. Faceva il banditore d’asta di tappeti, da buon napoletano ha fatto mille mestieri. Sono andato anche a vendere aspirapolveri porta a porta. Papà era un cuoco della domenica, mi ha trasmesso la passione per la cucina. Era un uomo d’altri tempi. Aveva quattro paia di mocassini che non ha mai cambiato, li faceva risuolare. Papà è stato un maestro di vita, il mio supereroe. Se ne è andato dopo una malattia lunga, 7 anni, il male del secolo. Mamma gli è stata accanto fino alla fine.[…] Negli anni ’70 arrivarono delle chiamate minacciose a casa, così mio padre ci mandò in America. Dopo anni realizzai quello che era successo. Papà prese il porto d’armi perché riceveva minacce di rapimento.

L’aneddoto più divertente però, come anticipato è quello relativo alla proposta di matrimonio:

Con mia moglie Vilma mi sono sposato per errore. Eravamo in aereo, c’era un rumore terribile così le dissi “ci spostiamo?”. Lei capì “ci sposiamo”, mi saltò addosso urlando “sì”. Siamo sposati da 12 anni, ho due figlie femmine.

Mai errore fu più fortunato!

 

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