Elisabetta Gregoraci e
Flavio Briatore diranno sì a breve, e così si concluderà (forse) questa lunga storia che va avanti dallo scorso anno, quando lui donò alla sua donna uno stupendo anello e, sul suo yatch, le chiese di sposarlo.
Premettendo che non ce ne può fregare più di tanto di una come Elisabetta che non sa ballare, non sa cantare, sbaglia ogni coreografia a Buona Domenica, e ancora non abbiamo capito perché continuano a proporcela ogni santo week end, non possiamo chiudere le orecchie quando la futura lady Briatore racconta dei preparativi per le nozze.
L’abito che indosserò ce l’ho già in testa perché l’ho disegnato dentro di me sin da quando ero bambina.
Il luogo delle nozze? Incredibile, ancora non si sa. Se all’inizio Briatore voleva far contenta la Gregoraci e portarla all’altare a Soverato, il paese calabrese di lei, ora sembra che il manager abbia fatto dietro front e vorrebbe un luogo lontano dai riflettori.
Marte gli andrebbe bene?
E sul luogo di residenza:
Flavio è cittadino del mondo, nel senso che non sta mai fermo più di una settimana in un posto, quindi la nostra casa sarà un po’ in giro, ovunque, come adesso praticamente. Per adesso cerco sempre di raggiungerlo, prendo un aereo quando posso. Sto 4, 5 giorni con lui. Penso che sia fondamentale per un rapporto vedersi spesso e comunque vivere la quotidianità.
Manca l’ultimo capitolo: i figli.
Diventare mamma è una delle cose più belle della vita. Se dovesse capitare anche a me, cosa che mi auguro e spero, sarei felice.
Elisabetta Gregoraci e Flavio Briatore
Tanti tanti auguri. Mi fa molto piacere se un giorno avrete figli.
India e Kenya sono nome del futuro. Io sono Keniano e tifo per il nome Kenya. Tanti auguri.
Siete due persone che stimo molto.
Grazie Flavio. Ci vuole persone come te in Kenya
Magari prossimaente apri una Radio tutto Italiana sulla Costa del Kenya
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Robert
[…] Per Kenia e India, dunque, toccherà ritentare. Saranno più fortunati. […]
[…] Per Kenia e India, dunque, toccherà ritentare. Speriamo siano più fortunati. […]
[…] di turno è l’ex team manager della Renault che, scampato il pericolo di ritrovarsi in casa un’India o una Kenya, visto che il bebè sarà un maschio, avrebbe deciso di dare un nome altrettanto insolito al […]