Il Festival di Sanremo è finito. Finalmente!

di Redazione Commenta

E anche quest’anno è calato il sipario sulla manifestazione canora per eccellenza, il Festival di Sanremo, che ci ha accompagnato, non senza polemiche per tutta la settimana.

Ha vinto l’amore, a dispetto di chi vedeva sul gradino più alto del podio la canzone impegnata di Anna Tatangelo, ancor prima che si desse inizio alle danze. Invece ha trionfato “Colpo di fulmine” della coppia Giò Di Tonno-Lola Ponce, proprio davanti alla bella ciociara, che ha cercato di mascherare la delusione, dichiarando in diretta il suo amore per Gigi D’Alessio. Medaglia di bronzo per Fabrizio Moro, mentre l’eterno secondo, Toto Cutugno, stavolta ha rotto la tradizione, classifcandosi quarto.

Fin qui il resoconto del finale di serata, ma, a conclusione di questa lunga e noiosa maratona, cosa resterà nella memoria, per essere tramandato ai posteri?


Beh, veramente poco, visto che in pochi si sono presi la briga di sedersi davanti all’ammiraglia di Mamma Rai per seguire l’evento. Ascolti molto bassi, i più bassi degli ultimi anni per una manifestazione in cui non crede più nessuno e che viene ogni anno puntualmente snobbata dal pubblico.

Della 58esima edizione del Festival di Sanremo non resterà che questo record negativo di ascolti, oltre alle solite, immancabili polemiche, prima fra tutte quella che ha coinvolto Loredana Bertè, di cui ci siamo già occupati. Polemica vera o montata per catturare l’attenzione di qualche spettatore in più? Beh, se era questo l’intento, è miseramente fallito, perché quest’anno le sorti del Festival non le avrebbero risollevate nemmeno i Beatles, Mina e Vasco Rossi messi insieme.

Esagero? Forse si, ma di certo sono lontani i tempi in cui Sanremo riusciva a riunire le famiglie davanti alla tv, quando ti alzavi il giorno dopo e già canticchiavi i motivetti ascoltati la sera prima. Ora tutto sa di terribilmente vecchio e tra un mese non ricorderemo più nemmeno chi ha vinto. Dicono che sia ora di cambiare, ma non pensiamoci per ora. Per quest’anno è finita. Per fortuna!

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