Lamberto Sposini, la lettera della moglie alla figlia Matilda

di Redazione 2

I medici parlano di cauto ottimismo, mentre riducono gradualmente la sedazione di Lamberto Sposini, colpito da emorragia cerebrale lo scorso venerdì ed operato al Policlinico Gemelli di Roma. I volti noti dello spettacolo non hanno mancato di far sentire il proprio calore allo sfortunato collega, tanto che i corridoi del nosocomio romano pullulano di vip da una settimana a questa parte.

Non manca ovviamente la famiglia del giornalista, la figlia maggiore Francesca e l’attuale moglie Sabina Donadio, che con Sposini ha una figlia di 9 anni, Matilde. Ed è proprio a quest’ultima che sono rivolte le parole della mamma in una commovente lettera pubblicata da Vanity Fair:

Cara Matilde, tu dormi serena nel tuo letto e vorrei che tu potessi dormire ancora fino al bacio del tuo principe. Per darti quel bacio d’amore che da quando sei nata non ti ha fatto mai mancare. Non ti può chiamare perché, come ti abbiamo spiegato, sta in ospedale e non si può muovere e non ti può parlare.

La lettera continua in modo ancora più struggente:

Pensa alle tante cose speciali che ti ha insegnato a fare. Tu sai distinguere il nome di ogni albero fin da quando hai tre anni. Sai cogliere gli asparagi selvatici, conosci il profumo del basilico e dell’alloro. E sai soprattutto che nella vita ci vuole fiducia, speranza.

E ancora:

Quando ti ha insegnato ad andare in bicicletta e tu cadevi spesso, volevi rinunciare. Ma lui, passo dopo passo, ti ha convinto che potevi farcela a stare in equilibrio. Questa è stata la forza di Lamberto: il suo equilibrio. Insieme alla sua tenacia. Tu sei il ritratto di tuo padre, fisicamente e caratterialmente. Ora devi solo avere pazienza, essere tenace come lui. Di una cosa devi essere certa, piccola mia: lui sta lottando per tornare da te. Da te che sei la luce dei suoi occhi. I suoi occhi identici ai tuoi.

La speranza è che quegli occhi possano veder crescere la piccola Matilde. Forza Lamberto!

Commenti (2)

  1. Gentile Signora,

    leggendo la lettera che ha scritto a Sua figlia Matilde mi sono commossa perchè
    immagino cosa cosa può provare una bimba così piccola sapendo che il suo papà è in ospedale. Ho sempre stimato e apprezzato Suo marito sia come giornalista che come uomo. Io ho pregato e continuerò a pregare perchè possa presto tornare a guidare la famiglia e a svolgere il suo lavoro con capacità ed equilibrio come prima.
    La saluto con affetto e la prego di avere forza. Rosalia

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