Ylenia Carrisi è viva?

di Redazione Commenta

Era il 6 gennaio del 1994, quando Ylenia Carrisi, primogenita di Al Bano e Romina Power, sparì nel nulla in quel di New Orleans. La stampa internazionale si occupò del caso per mesi e mesi, ma alla fine della giovane e bella ragazza non si seppe più nulla.

Oggi, a distanza di ben 17 anni da quel giorno, un settimanale tedesco, il Freizeit Revue, riporta le testimonianze di fonti investigative americane, secondo le quali Ylenia Carrisi sarebbe viva e si troverebbe in un convento greco-ortodosso di Phoenix in Arizona.

Stizzita la reazione di Al Bano, che parla di bufala e di vergognosa speculazione sulla scomparsa di Ylenia, aggiungendo anche un dubbio sulla fondatezza delle fonti citate dal settimanale tedesco:

Vi pare che la polizia avrebbe avvisato la stampa tedesca e non i genitori della persona scomparsa?

Non possiamo che dargli ragione, anche se ci corre l’obbligo di riportare la notizia e di ricordare la vicenda forse dimenticata dai più. Ylenia Carrisi poco prima della scomparsa aveva lasciato gli studi, tentando la via dello spettacolo (forse qualcuno la ricorderà come valletta di Mike Bongiorno ne La ruota della fortuna o come attrice nel film Champagne in Paradiso).

Durante le vacanze di Natale del ’93 si trovava a New Orleans, dove era stata vista spesso in compagnia di un artista di strada, tale Alexander Masakela. Le sue tracce si perdono al LeDale Hotel, dove la ragazza alloggiava prima della scomparsa. Dopo quel triste 6 gennaio qualcuno testimoniò di aver visto Ylenia gettarsi nel Mississippi, ma le ricerche nel fiume non diedero riscontri, tanto che per anni sono continuate le segnalazioni di avvistamenti in ogni angolo del mondo.

La scomparsa di Ylenia contribuì alla fine del matrimonio tra Al Bano e Romina Power, con lui che ormai si era convinto del suicidio della figlia, e lei che continuava (continua?) a sperare che da un giorno all’altro di rifacesse viva. Pensavamo che la storia non fosse destinata a tornare in prima pagina, ma evidentemente non avevamo fatto i conti con la stampa tedesca. Attendiamo sviluppi o smentite.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>