Mora e Corona erano amanti, parola di agente dei vip

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Lele Mora e Fabrizio Corona sono stati amanti? Da quanto affermava lo stesso agente delle star qualche mese fa sembrerebbe proprio di sì:

Ebbi una relazione con Fabrizio Corona, spesi per lui circa 2 milioni di euro nel periodo 2004-2006. Nel 2005 sono iniziati i grandi litigi tra Corona e la Moric, avendo lei scoperto l’esistenza della relazione del marito con me, cosa che io avevo sempre negato e che poi è emersa durante l’indagine di Vallettopoli. In quel periodo capitava spesso che Corona veniva buttato fuori di casa e mi chiedeva ospitalità.

Rivelazioni scioccanti, che però qualche giorno più tardi venivano smentite dallo stessi Mora, che giurava di essere stato frainteso e che quello tra lui ed il re dei paparazzi era solo un amore platonico. Ma ora spunta la testimonianza di un altro agente dei vip, tale Francesco Chiesa Soprani, pronto a giurare che nell’amore tra Mora e Corona non c’era nulla di platonico.

Ho incontrato Lele Mora nel giro dei locali. Era il 1992. Nel Duemila mi sono trasferito a Milano e ho cominciato a fare scouting e a vendere serate nelle discoteche, per lui e per altri. Nel 2003 mi sono messo in proprio. Ho visto nascere e morire la società Mora/Corona, ho assistito alle loro liti e riappacificazioni, so tutto del loro amore. Mora è sempre stato innamorato di Fabrizio e hanno avuto una storia, dal 2003 al 2010. Me l’ha detto Corona stesso. Nina Moric l’ha sposata, ma non credo ne fosse innamorato. Si faceva mantenere da lei, che guadagnava tantissimo con le serate.

Gay e mantenuto: questo il ritratto di Fabrizio Corona prima che scoppiasse lo scandalo Vallettopoli e – a guardare i fatti dall’esterno – non si ha modo di dubitare delle affermazioni dell’agente dei Vip. Ma Francesco Chiesa Soprani lascia intendere si essere a conoscenza anche si altri inciuci come quello che vede coinvolto Emilio Fede nello scandalo del bunga bunga:

Una ragazza non va per così tante volte ad Arcore per guardare Berlusconi negli occhi. E poi conosco bene Emilio Fede e il suo metodo. Ho collaborato con il direttore dal 2004 al 2007. Gli mandavo aspiranti meteorine. Sapevo che servivano ragazze disponibili. Io le mettevo in guardia in modo che potessero decidere che cosa fare. Qualcuna poi mi ha raccontato che, se erano disponibili, era più probabile che venissero scelte per il programma.

La chiusura è per Noemi Letizia:

Era molto difficile piazzarla perché, sebbene fosse convinta di essere in grado di recitare, cantare e ballare, non sapeva fare nulla. Le ho procurato alcune serate in discoteca, ma secondo me erano controproducenti. Avrebbe dovuto star ferma un anno, studiare, e poi magari sarebbero nate occasioni interessanti. Invece il padre non ha voluto ascoltarmi.

E infatti è già finita nel dimenticatoio.

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