Mara Carfagna: calendarista della pari opportunità!

di Redazione 1

Ancora Mara Carfagna in prima pagina ed ancora per il suo rapporto con Silvio Berlusconi. La scorsa estate era stata Sabina Guzzanti a scagliarsi contro la ex showgirl, beccandosi poi una richiesta di risarcimento da un milione di euro.

Stavolta è il padre dell’attrice comica, Paolo Guzzanti, ad insinuare che dietro la nomina della Carfagna a Ministro delle Pari Opportunità ci sia in realtà una prestazione particolare fornita al Presidente del Consiglio.

Tutto nasce da una risposta data dal deputato di Forza Italia ad un lettore del suo blog, nella quale l’ex valletta televisiva viene definita “calendarista delle pari opportunità”.

Ma non si ferma qui la critica di Guzzanti. A suo dire la Carfagna avrebbe approfittato di una “nomina di scambio”, occupando la posizione di ministro non certo per meriti professionali:

Esistono proporzionati motivi per temere che la signorina in questione occupi il posto per motivi che esulano dalla valutazione delle sue capacità di servitore dello Stato, sia pure apprendista. La sua intelligenza politica è nulla.

Pesante vero? E allora gustatevi il resto dell’attacco personale, che non mancherà di sollevare il solito polverone tipico del Belpaese, che tanta ilarità provoca al di fuori dei nostri confini:

Più di scambio, tratterebbesi di compenso. Come scrisse Cossiga: ‘ai miei tempi si offriva un filo di perle o un appartamento’. Il punto, lasciamo perdere la Carfagna, facciamo finta che non esista è: è ammissibile o non ammissibile, in una democrazia ipotetica, che il capo di un governo nomini ministro persone che hanno il solo e unico merito di averlo servito, emozionato, soddisfatto personalmente?

Un attacco che non poteva restare senza risposta e già nella serata di ieri è partita la querela verso il deputato, che ora sarà chiamato a rispondere di diffamazione. Certo è che c’era da aspettarselo al momento della nomina dei ministri: è difficile accettare che una bella donna, per di più con un passato come il suo, possa dissertare di politica, occupando un ruolo di primo piano.

E chissà se ora la bella Mara si starà chiedendo: ma chi me lo ha fatto fare? Non potevo continuare a guadagnarmi la pagnotta zompettando in tv?

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