La favola Clooney-Canalis aiuta i giovani

di Redazione Commenta

clooney-canalisE chi poteva mai immaginare che la storia ClooneyCanalis diventasse un caso di psicologia adolescenziale?

E invece, mentre noi siamo qui a chiederci da mesi e mesi se quei due stanno veramente insieme, c’è chi non si pone affatto il dilemma e preferisce concentrarsi su quali benefici possa apportare al mondo dei giovani la love story dell’anno. A parlare è la psicologa Paola Vinciguerra:

Aiutiamo i nostri ragazzi a vivere al meglio il mondo che li circonda, e soprattutto ad interpretare nel modo giusto i messaggi che arrivano continuamente dai media. Il legame di George Clooney con la nostra Elisabetta Canalis, per esempio, può essere visto come una doppia favola che ci dà la possibilità di leggere qualcosa di positivo su una vicenda rosa che sta facendo tanto scalpore e che viene continuamente monitorata dai media.

Cioè?

In primo luogo la Canalis, da diva della tv nostrana diventa una di noi, quasi una Cenerentola rispetto all’attore di Hollywood. Una Cenerentola che il principe, sex symbol indiscusso, sceglie e trasforma in principessa. Quando qualcuno realizza un sogno questo ci induce a pensare che lo possiamo fare anche noi.

Senza contare poi che

la prescelta è italiana. Molte ragazze sono attente e ricettive rispetto a ciò che accade nel mondo dello spettacolo e spesso si identificano con i personaggi che vedono in tv. Per questo tante si sentiranno più sicure all’idea che una bellezza nostrana sia riuscita a conquistare uno degli uomini più desiderati della terra.

Detto questo, ci piacerebbe conoscere la reazione della gentil donzella all’accostamento con la Cenerentola della situazione, nella speranza che non perda la scarpetta prima della mezzanotte (altrimenti sai che figura!). E per concludere, un consiglio alle mamme alla lettura: potete anche raccontare alle vostre bambine la favoletta della povera velina innamorata del principe azzurro, facendogli credere che questa sia la realtà, ma poi non venite a lamentarvi con noi se a quindici anni scapperanno di casa per inseguire il primo “Amico di Maria De Filippi” che passa.

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