Flavio Briatore, parla la moglie segreta (prima parte)

di Redazione Commenta

Per una volta, dimenticatevi la coppia tutta cuoricini e pupetto BriatoreGregoraci. Semmai fate un salto nel passato, ricordate le numerosissime conquiste femminili di Flavio. Tra le tante, però, ne manca una. Briatore l’ha sempre nascosta ai giornalisti.

Lei è Marcy Schlobohm, ex modella americana e prima moglie. Sposati dal 1983 al 1987.

E la signora ora parla dalle pagine di un libro: Il signor Billionaire (edizioni Aliberti), biografia non autorizzata del manager cuneese scritta da Maria Elena Scandaliato, Nicola Palma e Andrea Sceresini.

Ecco a coi alcune dichiarazioni di Marcy tratte dalle pagine di Oggi.

Ci siamo conosciuti nell’estate del 1980, io dovevo ancora compiere i 18 anni. Ero a Milano, venne da me il conte Gigi Perez, che lavorava con Achille Caproni, conte anche lui, e all’epoca socio di Briatore. Mi portò da un ragazzo, e mi disse: ‘Marcy, questo è Flavio’. Io gli ho stretto la mano e l’ho salutato. Ho visto subito che era un uomo di classe, molto brillante. Era il tipo di uomo che piaceva a me: alto, con i capelli neri. Lui mi ha detto: ‘Piacere di conoscerti’. Ci siamo seduti al tavolo, uno accanto all’altra. Abbiamo trascorso una serata molto simpatica. Il giorno dopo, Flavio mi ha telefonato. Siamo usciti insieme per due mesi. Dopodiché, all’improvviso, non si è fatto più sentire. Non so perché. Le cose sono andate così: io lavoravo tra Parigi e Milano, e a Parigi avevo conosciuto Philippe Junot. Sono uscita con lui per quattro mesi: una semplice storiella. Poi, un bel giorno, Flavio si è fatto nuovamente vivo. Non so come fece a trovarmi. Voleva che tornassi con lui a Milano, e così è stato, perché mi mancava moltissimo, e già dalla prima sera io avevo capito che un giorno l’avrei sposato. Insomma, siamo andati subito a vivere assieme. Mi portava a comprare i vestiti da Valentino, da Yves Saint Laurent, mi copriva di regali. Era un uomo molto carismatico. Aveva un forte charme, mi affascinò fin da subito. Io ero giovanissima. Ci trasferimmo in una bellissima casa, in piazza Tricolore.

E la bella vita andava in scena ogni giorno…

(continua)

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