A quanto pare, tra i piani di Mahmood, vi è quello di diventare padre. Il cantante, impegnato nel suo tour europeo, trova il tempo di raccontarsi e far sapere cosa vorrebbe dal futuro.
Mahmood al Concerto del primo maggio
Di recente visto sul palco del teatro degli Arcimboldi duettare con Ornella Vanoni sulle note di “L’appuntamento”, Mahmood sarà per la prima volta tra i cantanti che si esibiranno al Concertone del 1° maggio. Un esordio importante e, come ha spiegato l’artista a Repubblica, pregno di significato. Il giovane ha infatti spiegato di sentirsi onorato di potervi partecipare, per aiutare a sensibilizzare l’Italia sui diritti dei lavoratori.
Come sottolinea, dire che l’Italia non lo rappresenta sarebbe come sputare nel piatto dove ha mangiato. Ed è qualcosa che non ha intenzione di fare. Dopo aver parlato del Concerto del 1° maggio, Mahmood nel corso dell’intervista con Repubblica entra più nel personale.
Secondo Mahmood il suo ultimo album è quello che racconta più di tutti chi è davvero Alessandro. Ha voluto, spiega, raccontarsi in modo più dettagliato e sincero, senza tralasciare quelli che sono i lati negativi.
Spiazza un attimo quando racconta che ogni tanto si immagina morto. Può anche risultare un po’ scioccante, ma sottolinea allo stesso tempo che, non sentendosi nemmeno a metà del suo percorso, spera di poter rimanere su questa terra un po’ più a lungo.
Il desiderio di diventare padre
Un desiderio importante che Mahmood esterna è quello di diventare padre. “Ammetto che ci sto pensando a diventare padre, da un po’”, spiega. “Forse sì, forse no. Intanto vorrei un cane. Ma sono sempre in giro” commenta. E forse si trova a che fare con la problematica della maggior parte degli artisti all’apice della loro carriera.
Parliamo della mancanza di tempo, essenzialmente. E anche della mancanza di qualcuno con cui dar vita a una famiglia. I progetti sono tanti, soprattutto dal punto di vista lavorativo e la creazione di una famiglia, forse, al momento non si sposa perfettamente con tutto il resto.
Alessandro, collegandosi a ciò affronta anche il discorso dell’amore, spiegando che non si innamora mai. E se lo è non se ne accorge. All’interno di questo suo colloquio con Repubblica non nasconde di essere complicato da questo punto di vista. E che a livello sentimentale deve ancora capire alcune cose: spiega di star lavorando sui suoi “blocchi” e sui suoi “dossi”.
Non è di certo né il primo né l’ultimo a dover affrontare questo particolare percorso. Se il desiderio di Alessandro è quello di diventare padre, non possiamo fare altro che augurargli di riuscire nel suo intento.