Piersilvio Berlusconi dice no. A cosa? Ai reality trash e incapaci di attirare il pubblico nel modo giusto. Sebbene ci venga da chiedere allora perché abbia dato il via libera in passato, non possiamo fare altro che apprezzare.

Lo sfogo di Piersilvio Berlusconi

Ogni qualvolta ci troviamo a vedere in televisione cose improponibili, ci chiediamo perché Piersilvio Berlusconi dia il via libera alla loro registrazione. Dobbiamo dire la verità: siamo abbastanza intelligenti da comprendere che per molte cose vi è una componente finanziaria importante alla quale non si può rinunciare.

Ci fa però sorridere che, nel fare una sorta di mea culpa e lamento in merito ai palinsesti televisivi, metta al primo posto i reality condotti da Diletta Leotta e Ilary Blasi, ovvero La Talpa e The Couple.  Per quanto riguarda il primo reality, chi ha vissuto l’epoca delle prime edizioni sa quanto possa dare quel programma se fatto bene. Arrivati nel 2025, però, bisogna tener conto di due elementi: deve esserci il giusto cast e, allo stesso tempo, degli autori alla base in grado di non risultare anacronistici.

Per quanto riguarda il reality condotto da Ilary Blasi, essenzialmente è come sparare sulla Croce Rossa. Chiunque ne abbia visto almeno 5 minuti è ben cosciente di quanto praticamente tutto fosse sbagliato, anche al netto di una conduzione non propriamente gradita.

Piersilvio Berlusconi non usa mezzi termini presentando i nuovi palinsesti di Mediaset. “Non mi sono piaciuti per niente, sono due dei prodotti più brutti che abbia mai visto, sono venuti male. Non sono fatti da noi”, ha sottolineato, “ma abbiamo comunque sbagliato. Quando li guardavo ho avuto i brividi”, ha aggiunto, “la rabbia e i nervi, e poi avete visto com’è finita”.

Il ritorno del Grande Fratello originale

Con tutta onestà, ci viene da suggerire al presidente di MFE di fare un pizzico in più di attenzione nel dare il via libera ai propri produttori o a chiunque approvi questo tipo di programmi all’interno del palinsesto. È inutile girarci intorno: i reality prosperano perché la gente li vede.
Quello che manca è una qualità corretta del prodotto insieme a un cast che consenta di attirare e, contemporaneamente, mantenere un certo livello. In questo, buona parte della colpa ce l’ha chi fa il casting, pensando che influencer o simili possano attirare grandi masse.

Tra le novità, che in realtà sono graditi ritorni, c’è il Grande Fratello nella sua formula originale e nella versione NIP condotta da Simona Ventura. Al netto del cambiamento dei tempi, Piersilvio Berlusconi dovrà assicurarsi che l’esecuzione dei casting punti effettivamente su persone sconosciute e non su chi, magari, in rete possiede già un certo seguito.

Queste promesse riusciranno a essere mantenute?

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Ultimo aggiornamento: Luglio 10, 2025

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