John Travolta aveva un fidanzato pronto a sposarlo?

di Redazione 2

Delle star del cinema se ne dicono sempre di tutti i colori, e più si usa la fantasia, più la leggenda attorno a loro aumenta. John Travolta è sempre al centro dello scandalo, l’attore da anni deve difendersi dalle accuse di omosessualità, adesso rilanciate con il libro di Lawrence Wright.

Si tratta di Going Clear: Scientology, Hollywood & The Prison of belief, che parla di molti adepti celebri della discussa setta di Scientology. John Travolta ne fa parte da molto tempo, ma il dettaglio trapelato e che più fa discutere, riguarda ancora una volta la sua omosessualità.

L’attore, infatti, negli anni Ottanta avrebbe avuto un fidanzato che avrebbe voluto sposare, avendo ormai perso la fiducia nella chiesa di Scientology, dove aveva confessato di essere omosessuale. Nel libro si parla anche di Tom Cruise, ma dalla setta si difendono, definendo l’opera di Wright “grottesca”.

Photo Credits | Getty Images

Commenti (2)

  1. Sì, probabilmente era negli anni Ottanta. Ormai ha perso il suo fascino.

  2. DICHIARAZIONE DELLA CHIESA DI SCIENTOLOGY INTERNAZIONALE
    IN MERITO AL LIBRO DI LAWRENCE WRIGHT

    Il libro del sig. Wright è così grottesco che merita di stare tra le riviste scandalistiche.
    Le affermazioni in esso contenute non sono altro che rimaneggiamenti di affermazioni confutate da tempo.
    L’autore e l’editore si sono rifiutati di fornire alla Chiesa di Scientology una copia del libro e hanno dimostrato un quasi completo disinteresse nell’avere informazioni durante la stesura del libro durata due anni.
    La sola cosa certa riguardo al libro di Wiright è il fatto che ha voluto tirare acqua al mulino di un gruppetto di individui che sono, per loro stessa ammissione, bugiardi e animati dal solo proposito di vendicarsi dopo essere stati rimossi da ruoli di responsabilità che ricoprivano all’interno della Chiesa.

    Il sig. Wright avrebbe potuto scrivere un libro serio, obiettivo e corretto se avesse documentato la crescita internazionale di Scientology, come pure il suo impegno nelle campagne di sensibilizzazione sui diritti umani e contro l’uso di droga, invece egli ha scelto la via più facile di scrivere un romanzo.

    The New York Times ha accusato Wright di aver inventato il suo dialogo con Al-Qaeda per un suo pezzo del 2006 intitolato The looming tower, criticando la “ricostruzione alla lettera” delle sue conversazioni avvenute più di dieci anni prima, commentando che “E’ alquanto improbabile che una persona possa avere una tale memoria.”

    Nel caso del libro su Scientology, Wright vorrebbe far credere di aver ricostruito conversazioni avvenute sessant’anni fa.

    E’ importante notare che sia l’editore britannico che quello canadese, dopo esser stati informati delle numerose in accuratezze a affermazioni false e diffamatorie contenute nel libro di Wright, fornitegli da un gruppetto di ex-scientologist già sbugiardati, hanno deciso di non pubblicarlo nei loro rispettivi paesi.
    Se un libro fosse veritiero verrebbe pubblicato senza alcuna esitazione. Libertà di parola non significa libertà di mentire.
    Milioni di Scientologist di ogni età, razza, ceto sociale e professione praticano con soddisfazione la religione di Scientology.
    Chi fosse interessato a scoprire la vera storia di Scientology, può farlo visitando il sito http://www.scientology.it o leggere le opere di L. Ron Hubbard disponibili in molte biblioteche pubbliche.

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