Manuela Arcuri non ha più la sua statua

di Redazione 1

Era sorta nel 2002 a Porto Cesareo, di fronte al mare della riviera di Ponente. Oggi la statua di Manuela Arcuri non c’è più. Rimossa poche ore fa, dopo una lunga battaglia delle donne del Salento.

Perché le signore, quel simbolo di bellezza e prosperità così poco simile alle mogli dei pescatori locali, non l’avevano mai apprezzato fino in fondo.

E così, la Manuelona gelida e immobile si trova ora in un magazzino del campo sportivo. Ufficialmente per un restauro, dicono, ma è davvero improbabile che la Arcuri torni sullo stesso luogo del delitto. A’ Manuè, stavolta ti è andata proprio  male.

Commenti (1)

  1. Premesso che le statue, a mio avviso, si fanno soltanto agli eroi e a tutti coloro che sono stati insigniti di meriti speciali nel campo della fisica, nella medicina, nella letteratura, nella pace del mondo, e così via dicendo, voglio precisare che io non ho nulla contro Manuela Arcuri: la reputo una bellissima donna, in grado di fare la valletta e la showgirl, ma anche capace di suscitare nei nostri bravi maschietti italiani dei pensieri peccaminosi. Difatti, in quel paese è successo di tutto: molti furbacchioni andavano a palpare il fondoschiena della statua (forse illudendosi di toccare la vera Manuela Arcuri), suscitando così l’inevitabile gelosia delle mogliettine; non dico nemmeno dello stato in cui si è trovata più volte quella statua, in quanto è stata più volte sfregiata e danneggiata… Purtroppo l’Italia è un paese dove esistono anche vandali e persone come queste, è inutile dirlo, noi non siamo in grado di rispettare certe cose, che invece in America reggono perfettamente (vedi statua di Brigitte Bardot). E sarebbe inutile anche dire alle signore di Porto Cesareo che è assurdo essere gelose di una statua! Comunque, è stato un vero peccato: classificare la Arcuri (o la Ferilli) come simbolo di prosperità e di bellezza italiane mi trova perfettamente d’accordo, basta che non si generalizzi e non si arrivi a fabbricare, nei vari paesi della nostra bella Italia, una serie di statue “scomode” su personaggi assolutamente immeritevoli: scendere agli assurdi parametri con certe vallettine di mia conoscenza, significherebbe allora che io sia la prima, armata di martello e picozza, ad abbatterle personalmente e non ci sarebbe nulla che tenga!
    Coraggio, Manuela, statua o non statua, tu sei bella e grande ugualmente!!!

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