Paolo Conticini, da modello di lingerie al cinema

di Redazione Commenta

Ognuno ha degli scheletri nell’armadio. Anche chi, oggi, può dirsi appagato della sua vita professionale con tanto di successo ormai riconosciuto e di quella privata. Paolo Conticini, ad esempio, è fidanzato da ben quindici anni con la stessa donna, Giada, e deve gran parte della sua fortuna a Christian De Sica.

Ma mesi fa si è trovato costretto a smentire alcune voci che circolavano su una presunta omosessualità:

Le voci sono nate nel 1994, quando Christian, dopo avermi fatto un provino, mi prese per una piccola parte nel suo film “Uomini uomini uomini”. Per me era il primo lavoro come attore. Interpretavo il suo fidanzato e, visto che lui era famoso e io uno sconosciuto senza arte né parte, iniziarono subito le chiacchiere.

Ciò però che fa più pensare è una sua vicenda fino a oggi tenuta nascosta. Prima di diventare attore, infatti, Conticini aveva aperto una palestra ma l’affare non andò bene, al punto di doversi indebitare con una banca.


La soluzione per uscire pulito da questa vicenda? Diventare modello di “lingerie” maschile.

A 21 anni i proprietari della palestra che frequentavo mi proposero di rilevare una piccola palestra femminile. E io, senza una lira, che cosa feci? Accettai subito l’offerta, è chiaro. Chiesi un mutuo consistente in banca e iniziai la mia attività. Ma gli affari stentavano a decollare e io però non potevo aspettare: dovevo resituire i soldi alla banca. Allora iniziai a massacrarmi di lavoro: istruttore nella mia palestra, e la sera facevo il buttafuori nei locali della Toscana. Ma feci anche il disegnatore per un negozio di arredamenti e altri piccoli mestieri pur di raggranellare soldi. Poi un amico mi propose di fare il modello per delle sfilate. Anche di biancheria intima.

Strana la vita: c’è chi per avere successo – come Conticini – le mutande le indossa, e chi invece se le sfila

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