Paul Gascoigne ridotto all’elemosina!

di Redazione 2

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Dalle stelle alle stalle: la parabola discendente di Paul Gascoigne sembra proprio non aver fine! Non si sa più se compatirlo, aiutarlo o lasciarso in balia di se stesso e della sua pazzia. Certo è che ormai il grande campione è sceso così in basso che difficilmente riuscirà a risalire.

Avete seguito la vicenda del tentato suicidio? Ebbene ora dai tabloid inglesi arrivano altri particolari inquietanti sulle ore che hanno preceduto il ricovero coatto. Roba da restare a bocca aperta a chiedersi come possa essere possibile per un uomo ridursi così.

E chissà come avranno reagito i passanti nel trovarsi davanti quell’uomo ubriaco e maleodorante che gli si avvicinava, chiedendogli i soldi per comprare le sigarette… Deve essere stato un vero choc accorgersi che dietro quella mano tesa c’era Paul Gascoigne in persona, un mito in Inghilterra.

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Tutto questo a Mayfair, zona chic di Londra, frequentata esclusivamente da gente che ha un portagogli più che imbottito, con tante carte di credito da tappezzare una parete!

In realtà Gazza aveva abbastanza soldi da potersi permettere un pacchetto di fumo, ma la sua carta è stata rifiutata dalla tabaccheria e lui non ha mostrato nessuna vergogna nel mettersi a chiedere l’elemosina.

Poco prima aveva addirittura cercato di comprare una Ferrari da 140.000 sterline allo showroom di South Kensington, dove ha dato vita ad un esibizione non si sa quanto involontaria, “perdendo” i pantaloni e lasciando in bella mostra le sue parti intime.

Poi lo show in strada, riconosciuto da Gianni Paladini, presidente del Queen’s Park Rangers, che gli si è avvicinato e gli allungato 70 sterline, dicendogli di usarli per mangiare e darsi una ripulita.

E Paul ha seguito il consiglio. O almeno ci ha provato! Si è recato in albergo, ha chiesto una bistecca ed ha riempito la vasca da bagno. Peccato poi che dopo la carne, abbia chiesto solo il coltello per tagliarsi le vene e che l’acqua delle vasca volesse usarla per affogarsi!

Povero Paul. Ora è rinchiuso nella Priory Clinic di Londra, specializzata nella cura delle tossicodipendenze (anche Pete Doherty e Kate Moss sono passati da queste parti).

Riuscirà a venirne fuori? Probabilmente no. Ormai il suo cervello è completamente devastato dalla droga e dall’alcol e del campione che era resterà solo un triste ricordo.

Commenti (2)

  1. questo blog è tenuto da malati mentali.

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