Lele Mora un padre padrone: parola di Costantino

di Redazione Commenta

E il chiacchiericcio di e intorno a Lele Mora non si ferma. Volete seguire l’ultima puntata? Bene,  sedetevi che la faccenda è lunghetta. Sappiate infatti che stavolta a parlare è stato Costantino, ex tronista e oggi personaggio dall’attività indefinita.

Adesso il ragazzotto conferma sulle pagine di Oggi:

Quando incontro Mora lo saluto. Sono stato uno dei pochi a non abbandonarlo durante Vallettopoli. Ho aspettato che venisse prosciolto. Siamo andati a cena da soli e gli ho spiegato perché lo lasciavo. Non era più un manager. Era un personaggio. Me lo trovavo in concorrenza nelle discoteche. Non sono un traditore: non sono andato in un’altra agenzia come hanno fatto gli altri.

Però però… al tempo della loro collaborazione professionale, non era tutto rose e fiori.

Mora ha un grande merito: avermi portato a Uomini e donne. Poi qualsiasi manager mi avrebbe saputo vendere. Il suo telefono squillava solo per me. E lui mi ha sfruttato: se una discoteca voleva Costantino doveva prendere anche altri quattro artisti. Nessuno avrebbe retto i miei ritmi, non c’è stato più nessuno come me. Se ha guadagnato tanto mi deve ringraziare. Non è mai stata una grande famiglia. Lele era il padre padrone e gli artisti dovevano ubbidirgli. Altrimenti succedeva il finimondo.

E ancora:

Tutto quello che ho me lo sono comprato. Semmai ho il sospetto che i miei cachet non fossero proprio quelli che ricevevo. Per non parlare delle ritenute d’acconto che non mi sono mai state versate. Qualcun altro si è fatto regali coi miei soldi. Gli altri facevano solo quello che Lele gli ordinava. Altrimenti non lavoravano più. Io ero protetto da una persona più potente di Lele Mora: Maria De Filippi. È grazie a lei e Maurizio Costanzo che sono diventato Costantino. Lele non mi ha inventato, mentre io l’ho arricchito.

Attendiamo replica del padre padrone.

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