Noemi Letizia canta in inglese (ascolta)

di Redazione 2

noemi-letiziaFino a qualche mese fa era una perfetta sconosciuta e tale sarebbe rimasta se papi-Silvio non fosse piombato a bomba nel bel mezzo della sua festa, dando il “la” ad una serie di sospetti ed illazioni.

Ma adesso Noemi Letizia è diventata una celebrità, anche se fino ad ora non ha dimostrato chissà quali doti per meritarsi un numero così vasto di copertine.

Bisogna ammettere, però, che la ragazzina di Portici le sta provando proprio tutte, passando con estrema naturalezza da un’apparizione in un cortometraggio ad una passeggiata in quel di Venezia, con i paparazzi pronti a beccarla in ogni dove pur di avere un suo scatto.

E lei cerca di battere il ferro finché è caldo, buttandosi anche in avventure che potrebbero danneggiare la propria immagine. L’ultima trovata della ragazzina è una via di mezzo tra il tragico ed il comico (dipende dalla vostra reazione all’ascolto), tanto che verrebbe da chiedersi chi sia il burattinaio che sta muovendo i suoi fili, facendola esporre a cotanta ilarità.

Cos’avrà combinato di tanto imbarazzante? Reggetevi forte perché c’è da saltare dalla sedia per il mal di pancia! Noemi Letizia un bel giorno si è svegliata nel corpo di una cantante ed ha così deciso di incidere un disco da spedire poi ad una giornalista di Gente, che l’aveva invitata a trascorrere qualche giorno a Londra per imparare la lingua inglese.

E proprio per dimostrare i propri progressi nell’apprendimento dell’idioma, la ragazzina ha scelto di esibirsi sulle note di All I want for Christmas is you, portata al successo da Mariah Carey nel 1994. Il risultato? Beh, la signorina farebbe bene a prendere qualche lezione di inglese che vada al di la del classico “the book is on the table” imparato sui banchi di scuola. Quanto alla voce, poi, che Dio ci salvi dai gracidii della novella Callas! Non ci credete? E allora fatevi male con l’ascolto, ma non dite che non vi avevamo avvertiti!

Commenti (2)

  1. Semplicemente..orribile. Speriamo che non si voglia dedicare realmente al canto

  2. @ Monia:
    Già, speriamo che in futuro risparmi le nostre orecchie 🙂

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