Ora ha più di sessant’anni ed il fascino non è più quello di un tempo, ma per anni Brigitte Bardot è stata un’icona di bellezza del cinema francese e non solo, desiderio proibito per almeno un paio generazioni di maschietti sognanti.

Quel periodo è passato da un pezzo, ma nel corso degli anni BB ha trovato ugualmente il modo di far parlare di sé, sia per l’impegno a difesa degli animali, sia per le sue idee anti-islamiche, mai tenute nascoste.

E proprio a causa delle sue convinzioni ora la Bardot rischia due mesi di carcere con la condizionale e una multa di 15 euro. Ma che avrà mai detto di tanto grave?


Beh, in Francia ormai conoscono a memoria il suo pensiero e all’inizio della storia sembrava che la sua antipatia verso i musulmani dipendesse dal trattamento che questi riservano agli animali. Qualche anno fa, infatti, Brigitte aveva scritto una lettera all’allora ministro degli interni, Nicolas Sarkozy, per lamentarsi in merito al festival musulmano di Eid-al-Kabir, nel corso del quale vengono macellate delle pecore.

Una lettera dai toni molto duri, che andava ben al di là di una semplice lamentela, sconfinando nel razzismo puro in alcuni passaggi:

Sono stanca di essere schiacciata da questa popolazione che non fa altro che distruggere noi, il nostro paese e imporre le sue usanze.

I suoi legali sostengono che la lettera della Bardot sia stata mal interpretata e che il suo unico scopo era quello di difendere la causa animalista. Ma l’associazione contro il razzismo non si è lasciata sfuggire l’occasione di portare l’attrice in tribunale ed ora BB rischia una multa salatissima per le sue esternazioni.

Del resto, non è la prima volta che si rende protagonista di episodi simili. Nel 1997 era stata multata 4 volte per violazione delle leggi contro il razzismo e nel 2003 era arrivata a scrivere in un passaggio del suo libro, “Un grido nel silenzio”:

Non abbiamo più il diritto di essere scandalizzati quando clandestini o mendicanti danno l’assalto alle nostre chiese per trasformarle in porcile umano, defecando dietro l’altare, pisciando contro le colonne, diffondendo i loro odori nauseabondi sotto le volte sacre del coro.

Forse cara Brigitte, a forza di star dietro agli animali, ti sei dimenticata che c’è una dignità umana da rispettare. Poi, puoi anche aver ragione nel dire che in qualche caso gli uomini sono più bestie delle bestie vere, ma i tuoi attacchi generalizzati e a senso unico non lasciano dubbi sul sentimento profondamente razzista che circola nelle tue vene. Che tu lo ammetta o no!

Ultimo aggiornamento: Aprile 19, 2008