Maurizio Costanzo, l’addio e la mancanza di empatia della gente

di Valentina Cervelli Commenta

Maurizio Costanzo ci ha lasciati qualche giorno fa e oggi, il giorno del suo funerale è stato salutato da famiglia e amici. Ma nei giorni scorsi era impossibile non notare quanto possa essere devastante la mancanza di empatia della gente.

Maurizio Costanzo unico nel suo genere

Ci ha lasciato un grandissimo giornalista, un uomo che ha lottato contro la mafia e che si è fatto sempre paladino dei diritti LGBTQ. Una persona il cui vuoto sarà difficile da colmare sia dal punto di vista professionale che personale. Maurizio Costanzo andandosene così all’improvviso, nonostante gli 84 anni, lascia indietro tre figli e una moglie, Maria De Filippi, che anche nel giorno della camera ardente del marito ha dovuto mostrare di essere superiore alla grettezza della gente.

Non possiamo definire in altro modo l’atto di voler richiedere un selfie a questa donna davanti alla bara di Maurizio Costanzo. Come può venire in mente, in una situazione del genere, di chiedere una foto a una persona che ha affrontato un lutto così grande? Dove sono andati a finire la buona creanza, il rispetto e il buon senso delle persone?

Fatti come questi dovrebbero far riflettere su quanto si sia persa davvero la bussola. Come reagiremmo noi se qualcuno venisse a chiederci una foto nel corso del funerale di un nostro parente? Eppure Maria De Filippi è stata stoica come sempre. E capendo la situazione ha preferito evitare scenate.

Quello su cui bisogna riflettere proprio in occasione della morte di Maurizio Costanzo in questo caso, ma è valido per qualsiasi altro vip, è: possibile che la società manchi totalmente di empatia? Da quando non esiste più rispetto per l’essere umano soprattutto nel suo momento più difficile?

Un uomo dotato di umorismo e capacità intellettuali notevoli

Forse Maurizio Costanzo si sarebbe fatto una risata e avrebbe tirato le orecchie a chi ha avuto il coraggio di essere così truce. E magari avrebbe fatto pure una battuta a Maria.

Perché, è certo, l’umorismo non gli mancava. Questo non toglie che è un simile atto sia riprovevole sotto ogni aspetto. Il giornalista e la sua famiglia devono essere rispettati in un momento di dolore così grande. E appare inconcepibile pensare che ci siano persone che questo non arrivino a comprenderlo.

Tornando all’addio che oggi è stato dato a questo grande della televisione e del giornalismo italiano, parliamo di certo di un momento che anche a livello culturale sarà uno spartiacque. Non ci sarà infatti più nessuno capace di tenere a bada personaggi differenti e opposti con delicatezza e fermezza allo stesso tempo.

Mancherà il Parioli e quella musichetta che identificava il Maurizio Costanzo Show. E mancheranno anche i siparietti tra marito e moglie che tanto ricordavano quelli di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.

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