Marisa Miller senza veli per GQ

di Redazione 1

L’avevamo lasciata in versione sportiva, mentre giocava a basket in topless e pantaloncini, e da quelle foto avevamo capito perché la rivista Maxim l’aveva scelta come la donna più hot del pianeta.

Ed ora Marisa Miller sembra averci preso gusto a giocare con la sua sensualità, tanto da concedersi agli scatti del fotografo di GQ. Quella che vedete è solo una delle immagini del servizio fotografico, che la rivista americana ha dedicato alla modella di Victoria’s Secret.

E pensare che in passato aveva dichiarato di essere una persona timida e riservata. Osservate bene la foto e poi ditemi in tutta sincerità: non vi sembra di notare sul suo volto il rossore tipico delle persone timide?

Ma dai Marisa, raccontane un’altra…

Commenti (1)

  1. L’ICONICITA’ MORBIDA DI MARISA MILLER
    di V.S. Gaudio

    Marisa Miller è una longilinea doppia, nel senso che ha il punctum doppio per la diffrazione Bust/Hips: difatti, per gli Hips , l’Indice Costituzionale è uguale a 50.86(88cm x 100: 173 cm) e sarebbe, pertanto, una longilinea mesomorfa; per il Bust, l’Indice Costuzionale è uguale a 49.71(86 cmx100: 173) e sarebbe una longilinea ectomorfa.
    La diffrazione Bust/Hips, che non è alta, nell’ordine di circa un pollice, è speculare alla differenza tra WHR(Waist Hips Ratio) e WBR(Waist Bust Ratio), questo sarebbe +11” e il WHR +12”.
    Questo pollice in più indica la misura iconica, l’evidenza puntuale del culo sexy. Questo paradigma iconico-emotivo del “Mar-Miller”( o: “Marissa”) è in qualche modo identico al podice “Stuart” che abbiamo formalizzato in altri studi(cfr. V.S.Gaudio, Il Marcuzzi.Dal nome proprio al nome comune: il podice Alessia, “Zeta”, Rivista internazionale di poesia e di ricerche, n.76, Campanotto editore, Udine marzo 2006), un modello che sintetizza il paradigma indifferente e quello sentimentale, delizioso esemplare 9/2/5 , vero assetto somatico “nervoso-sentimentale”, in cui la “protensione introversa” evoca le qualità della “tenerezza” e della “sorpresa”, della “meraviglia” e della “tolleranza”, dell’”insolenza” e della “sensibilità”.
    L’Indice del Pondus, che è, sostanzialmente, “debole”, un po’ come quello di Miele, il personaggio dei fumetti di Milo Manara, e che, come quello, è soggetto alla stessa particolare regola dell’erotizzazione, la numero 3:l’indice con valore “debole” (32-36) carica la longilinea con l’erotizzazione delle gambe e del viso, dotandola di un podice emotivo-primario fortemente iconico.
    Come se fosse una delicata intrusione o una introversa invadenza, una emozione importuna e voluttuosa.
    Il senso che questo esemplare attiva è tra l’acuto, che è dal lato iconico, e l’ottuso, che è dal lato pregnante o polisemico, ma non è a metà strada;anzi,ha sempre un senso largo come quello ottuso ma con una compressione di prospettiva che rende l’iconicità morbida e la pregnanza indiscretamente tenera.

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